Umanista e letterato italiano. Figlio di Antonio Sebastiani, trasse il suo nome
da quello che aveva anticamente la sua patria Traetto. Studiò Filosofia a
Napoli, imparando il greco e l'ebraico. Umanista di vasta cultura, visse per un
certo tempo in Sicilia protetto dal duca di Monteleone, per trasferirsi a Roma e
poi a Napoli, dove fu fatto vescovo, prima di Ugento (1559) e poi di Crotone
(1565); partecipò ai lavori del Concilio di Trento. È autore di
due trattati sui problemi teorici dell'estetica: il
De poeta (1559), in
perfetto stile ciceroniano, è di ispirazione platonica; nel secondo,
Arte poetica (1564), in volgare, ispirato al rigido spirito della
Controriforma,
M. tenta una difficile sintesi fra la tradizione platonica
e l'aristotelismo allora dilagante, approfondendo il problema del rapporto fra
fatto estetico e morale. Le sue opere, pur non particolarmente originali,
influenzarono larga parte della cultura cinquecentesca; individuando i motivi
della crisi dell'estetica platonica si aprono alla poetica manieristica
(Traetto, oggi Minturno, Latina inizio XVI sec. - Crotone 1574).